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Alimentazione

Fluoro nella dieta del cane
L’Environmental Working Group (EWG) ha pubblicato uno studio riguardante 10 mangimi diversi analizzate al fine di verificarne il contenuto di fluoro. Otto dei dieci mangimi hanno rivelato un contenuto così alto da mettere i cani a rischio di ammalarsi di tumore osseo, o disfunzioni tiroidee ed altri problemi di salute. La EWG consiglia i consumatori di evitare mangimi contenenti meal by-products derivati da le  più comuni tipologie di pollame, agnello,tacchino e manzo. Questi meal (farine) contengono ossa tritate nelle quali gli animali  accumulano il fluoro. In sintesi gli animali sono alimentati con farine conteneti ossa contenenti fluoro e acqua anch’essa contenete fluoro,ad ogni passaggio il contenuto di fluoro aumenta fino a finire nella ciotola del cane,ma siccome i sintomi non sono immediatamente rilevabili e quando lo diventano impossibili da dimostrare per qualsiasi cittadino ringraziamo l’EWG per avere avuto il coraggio di pubblicare lo studio anche se i nomi delle otto marche famose coinvolte è stato rimosso dalla rete! I livelli di fluoro possono essere alti anche nei pesci in scatola come salmone e sardine. Ad aggravare il fenomeno dei mangimi il fatto che anche l’acqua che bedono i nostri cani può contenere fluoro.Ah cucinare con l’acqua al fluoro serve per concentrare nel cibo cucinato e quindi anche nella cottura che avviene per la produzione di mangimi! Alla luce di quanto sopra si consiglia l’utilizzo di un flitro per l’acqua a osmosi inversa o anche uno a carbone attivo e già che ci siamo perché non mettere anche un filto UV per eliminari i batteri. La combinazione UV carbone attivo la si trova per cifre intorno ai 150/200 euro.
 
 

 

Il "bone meal" (farina fatta con ossa) comporta alti livelli di fluoro.

Per contattarci:

Per gli entusiasti della dieta Barf credo sia tempo di riflettere sull’opportunità di dare ossa ai propri cani, quando basterebbe usare i gusci d’uovo per sopperire alla necessità di calcio. Ossa di animali con un ciclo vitale lungo come i bovini, ma anche dei pesci di allevamento che  sono alimentati con le farine costituiscono  le principali fonti di fluoro nell’alimentazione fresca.

 

Nelle otto marche su dieci nel  cibo (destinato ai cuccioli e agli adulti) sono stati rilevati quantitativi superiori tra 1.6 e 2.5 volte  la dose consentita e più alta di quella rilevata in uno studio (Bassin 2006) nel quale fu dimostrata l’associazione tra il cancro osseo e il fluoro in un gruppo di giovani ragazzi

Non ci sono studi scientifici che attestino il livello di sicurezza per i cani.

Negli otto mangimi le quantità di fluoro oscillava tra i 7 e gli 11.2 mg/kg, con una media di 8.9mg/kg. Nei due mangimi rimanenti, prodotti da una piccola azienda,  non sono state rilevate tracce di fluoro.

 

 

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